Nel 1998, Aldo Carotenuto, mio professore all’Universita’ pubblico’ un saggio dal titolo: “Lettera aperta ad un apprendista stregone”in cui lui si rivolgeva a chi aspirava a diventare psicoterapeuta, parlando della sua esperienza ci esortava ad analizzare le motivazioni profonde che ci spingevano ad intraprendere una tale formazione. Così come lui, mi trovo spesso a dialogare con “apprendisti stregoni” dei vari ambiti del Sapere. Ragazzi motivati, che hanno sogni per il loro futuro, che hanno studiato con passione ma che temono di affacciarsi nel mondo del lavoro. Non solo per quello che troveranno, se lo troveranno, ma con la paura di non ricordare quello che hanno studiato, di non riuscire ad affrontare le problematiche concrete del lavoro che inizieranno a svolgere. Un timore che abbiamo tutti, quando con la laurea nel cassetto ci chiediamo:”Ora?”. Chiederselo denota l’intelligenza ed il senso di responsabilità di chi si accinge ad affrontare e scrivere un nuovo capitolo della sua vita. Da studente si diventa lavoratori. Avere timore è normale ma anche saggio. Non temere giovane “apprendista stregone”, tutto quello che hai studiato è con te, si lega al tuo essere, alla tua esperienza e diventa un tutt’uno con te, te ne accorgerai quando dalla teoria passerai alla pratica della vita lavorativa. Avrai modo di rivedere ciò che hai studiato e che temi di non ricordare, potrai arricchire la tua conoscenza con nuova formazione e con un aggiornamento permanente che via via si legherà e troverà un senso rispetto a ciò che farai. Rimani curioso ed assetato di Sapere, nessuno di noi può dire di sapere tutto, e’ proprio studiando che viene voglia di conoscere ancora di più. Caro “apprendista stregone” quando ti sentirai pronto incamminati sulla strada della vita adulta e lavorativa, un passo dopo l’altro scoprirai che la tua formazione è parte di te e la esprimerai ogni giorno della tua vita lavorativa!
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