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Un, due, tre, stai la’!


Proprio così! “Un, due, tre, stella, stai la’”. Quante volte ci abbiamo giocato da bambini? Quante volte ci siamo chiesti che senso avesse il termine stella, visto che dovevamo fermarci quando, chi era di spalle, gridava la formula conosciuta e girandosi dovevamo essere assolutamente fermi, pena la squalifica dal gioco?

Il termine stella non sembrava avere senso! Infatti è entrato nella formula del gioco perché in qualche forma dialettale lo stai là era detto ste’ là e da lì la stella che fa tanto fiaba, bambini, poesia, gioco astrofisico.

Un gioco tramandato di generazione in generazione nelle piazze, nei giardini, nelle scuole!

Poi è arrivato Squid Game che è diventato un fenomeno mondiale, una delle serie televisive più viste su Netflix. È vietato ai minori di 14 anni eppure parlando con i piccoli della scuola primaria, molti mi dicono che lo hanno visto o con i fratelli maggiori o con i genitori!

E c’è chi mi dice che era il suo gioco preferito fino a che i compagni hanno visto la serie tv ed ora “ Un, due, tre, stella” è così modificato che ne ha il terrore e non ci gioca più!

Squid Game non è una serie tv per bambini, tuteliamoli perché possano continuare a giocare gioiosi, perché il loro sonno sia sereno e senza incubi!

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