La ciclicità delle stagioni ci stupisce, riaccende la nostra meraviglia e la consapevolezza che il tempo scorre inesorabilmente incurante, per fortuna, di ciò che accade all’Uomo.
È arrivata l’estate con i suoi colori ridenti, lo sciabordio delle onde, lo schiamazzo lontano, quasi beffarda ed incurante di quello che abbiamo vissuto in questi mesi!
Ci siamo sentiti protagonisti del peggiore film futuristico!
Successivamente sospesi, in attesa di quello che sarebbe accaduto, a distanza, in punta di piedi. Ci siamo sentiti possibili untori di un contagio non voluto, altre volte guardinghi nell’incontrare gli altri. Un passo indietro istintivo, un goffo sorriso degli occhi nel tentativo di chiedere scusa!
Abbiamo ripreso il nostro lavoro, chi in presenza, chi ancora ingabbiato in una turnazione saltuaria, a richiesta.
Ed oggi sembra tutto normale?
Così pare!
Certi ambiti della nostra vita appaiono così!
Siamo ancora mascherati al chiuso, ancora disinfettiamo tutto, consumiamo quintali di gel, ci chiediamo vicendevolmente se abbiamo fatto le due dosi di vaccino quasi fossero la garanzia della impossibilità del contagio.
L’essere umano è straordinario, si è adattato ai mesi di coprifuoco, cercando di normalizzare ciò che non lo era e non lo è.
La mente dell’uomo si è adattata non solo ad una regola data ma a quello che ha ritenuto necessario per cercare di tutelare se’ e gli altri.
La nostra mente ha bisogno di dirsi che tutto sta tornando normale!
Non credo sia così!
Nulla è stato, nulla è, nulla sarà normale!
In questo momento viviamo in una bolla di pseudo tregua, di allarme meno forte, di maggiore libertà.
Questo vuole dire che tutto sta finendo? Così non pare!
Ma in questo momento non ci è utile pensare a quello che accadrà, troppe incognite senza risposta! Che fare?
Rimaniamo ancorati a quello che viviamo ora, ad attimi in cui la nostra vita pare quella di sempre, utilizziamo questi momenti perché siano fonte di forza ed emotività positiva per riuscire a vivere ciò che accadrà!!!
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