Quando ci presentiamo con un mazzo di peonie utilizziamo il fiore ideale per chiedere scusa!
Scusarsi non è così semplice come appare.
Alleniamoci ed impariamo a farlo con noi stessi e gli altri, senza eccedere, perché dirlo troppo spesso ne fa perdere il valore ed il senso!
Le scuse sentite migliorano i rapporti interpersonali.
Ci sono persone che non si scusano mai, come se questo termine non facesse parte del vocabolario lessicale personale.
Altre si scusano continuamente ma senza modificare il proprio agire; così le parole diventano vane, ininfluenti, impoverite del loro valore autentico.
Chiedendo scusa ci si impegna a modificare la propria comunicazione ed il comportamento verso l’altro?
Così dovrebbe essere.
Siamo in grado di scusarci con sincerità cercando di riparare un danno inferto?
Non sempre, perché a volte lo scusarsi è preceduto dalla aspettativa della comprensione ed assoluzione dell’altro!
A volte ci si scusa perché incomprensioni od interpretazioni erronee di parole proferite o scritte, conducono a malintesi che portano ad attriti, chiusure e silenzi astiosi.
Se ci scusiamo in modo frettoloso non sarà considerato autentico.
Se si è reticenti, non si è convinti: meglio non farlo affatto!
Chiedere scusa con sincerità vuol dire riconoscere il dolore che abbiamo cagionato assumendosi la responsabilità delle nostre azioni.
Non tutte le scuse sono accolte e non dobbiamo aspettarci il perdono, così sarebbe davvero troppo semplice: ti faccio soffrire, ti chiedo scusa, tutto eliminato come con un cancellino su lavagna di ardesia e tutto è come prima.
Non è così, non sarà così, ciò che è accaduto modifica il rapporto, il dialogo, la relazione. A volte la incomprensione renderà il legame più forte e maturo.
Ma, se ciò che abbiamo detto o fatto, è grave, potrebbe essersi incrinato il rapporto o spezzato e non è detto che il nostro interlocutore riesca o voglia andare oltre ciò che è accaduto.
Se l’altro ci sta a cuore non smettiamo di avere voglia di chiarire, di spiegare, alleniamo la nostra umiltà e la nostra autocritica, non abbiamo paura di dire: “Scusami!”.
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