Che panzana, penserà qualcuno di voi, eppure oggi è così! Riflettiamo un po’ insieme!
L’avvento del web, l’introduzione del digitale alle nuove tecnologie ha traghettato tutti verso la rivoluzione digitale e mentale.
Si è modificata l’esperienza, la sua consistenza, diventando, spesso, effimera, labile, eterea, gassosa.
Mentre molti anni fa ci si immergeva nel web quasi esclusivamente per avere informazioni o per comunicare protetti da un nickname e sparendo dalla rete quando ci si sentiva a disagio, oggi lo scenario è completamente trasformato.
Il web ha permesso di condividere testi, fotografie, video, la rete è diventata una piattaforma telematica dove ognuno è produttore di contenuti.
Oggi si vive anche in rete!
Non c’è più differenza tra reale e virtuale, l’unica diversificazione è tra la materialità della realtà tangibile e l’immaterialità della rete che è il cyberspazio.
Ma siamo così consapevoli del fatto che oggi, a differenza di qualche anno fa, viviamo anche in rete?
Ci rendiamo conto che siamo iperconnessi?
La pandemia ha amplificato tutto questo. La tecnologia oggi è usata anche da chi non voleva utilizzarla.
Al di là dell’utilizzo lavorativo ha permesso a tutti di comunicare e condividere quando l’incontro reale era interdetto.
Oggi molte persone hanno reso immateriale il loro lavoro e non per questo è meno concreto!
Sono grandi trasformazioni che si svelano via via davanti ai nostri occhi!
Continueremo a riflettere sulle mille sfaccettature della rete!
Materiale ed immateriale, reale e virtuale, luoghi differenti ma ambienti di vita.
A che serve pensare che viviamo anche in rete? Vuol dire conoscere, utilizzare questo luogo in modo utile, consapevole e sicuro!
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