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Mutazione psicosociale o antropologica da virus?


Il virus sta portando i suoi cambiamenti.

È una mutazione psicosociale o antropologica?

Il cambiamento cognitivo affettivo emotivo e relazionale è transitorio o profondo?

In un visione estremamente positiva, all’inizio della pandemia, auspicavo ad un trasformazione dell’umanità verso una maggiore vicinanza emotiva ed interpersonale con una valorizzazione autentica della vita e dei rapporti umani!

Se anche non avvenisse tutto questo credo che, a differenza di quel che affermano molti, il poter tornare a come sentivamo, ragionavamo, eravamo prima della pandemia, non sia possibile.

Non ci si immerge in un liquido uscendone asciutti.

Quanto sta mutando e quanti effetti mentali rimarranno?

Penso a quando vediamo in tv attori che si toccano, abbracciano, camminano per strada senza mascherina ed il primo pensiero che si palesa è che non siano protetti da eventuali contagi!

Penso ai bambini a scuola che si disegnano con la mascherina.

Questa la nostra realtà !

Quanto ne rimarremo condizionati?

Sarà un cambiamento mentale transitorio o permanente?

A livello emotivo continueremo ad essere cauti, preoccupati, impauriti, quando incontreremo altri esseri umani?

Ci toccheremo, abbracceremo sereni e liberi da pensieri o rimarrà il tarlo di poter contagiare od essere contagiati?

La vita al tempo del Covid ha evidenziato ed accelerato maggiormente la mutazione antropologica tecnologica in atto : il cambiamento del sistema cervello mente da analogico a digitale.

Il Covid sta portando una mutazione psicosociale o antropologica?

Solo un adattamento o una trasformazione profonda?

Sarà un cambiamento del sentire, del relazionarci, del sistema cervello mente, transitorio o definitivo?

Mi chiedo questo e forse una risposta esaustiva ce la potremo dare in seguito...







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