Mai come in questo 2020 sentiamo la necessità della vicinanza del cuore.
Mascherati, disinfettiamo tutto, tocchiamo una cosa e massaggiamo le mani con il gel.
Sul posto di lavoro l’altro si avvicina e facciamo un passo indietro.
L’umanità intera è messa a dura prova con la malattia da Covid che potrebbe devastare, distruggere, annientare il corpo.
Non sappiamo come reagirà il nostro sistema immunitario fino a che, questo implacabile cecchino, non farà centro proprio con noi. Tutto quello che sembrava uno scenario da film apocalittico, ci vede, purtroppo, come attori protagonisti, nostro malgrado.
Ci arrovelliamo con supposizioni ipotetiche :“Sarò asintomatica, avrò un febbrone, finirò in ospedale senza fiato, sarà la fine di questa vita terrena?”
Non lo sappiamo, non abbiamo certezze!!!
Così mi dicono i pazienti in terapia, ma le certezze non le avevamo neanche prima, ora questa è diventata consapevolezza collettiva.
La certezza è il passato vissuto, il presente tangibile, ma il futuro è ipotetico. Era così anche prima del Covid ma convincere la mente della certezza della propria esistenza, cullava la mente, alimentava quel senso di forza e narcisistica onnipotenza che non è umana. Siamo forti, fragili, delicati, impariamo ad affrontare la realtà ed a trovare soluzioni, ad accogliere quello che la Vita impone, ma siamo umani, semplicemente umani!
Rispetto al Covid, non è solo il corpo il delicato bersaglio, quelle che sono messe a dura prova sono la tranquillità del cuore, la serenità della mente, il nostro senso di capacità rispetto ai cambiamenti repentini della Vita.
Forse non è il momento di chiedersi come sarà e se ci sarà un dopo, focalizziamo la nostra massima attenzione sul qui ed ora tangibile!
Fino a che ci sarà!
Il dopo sarà un nostro interesse quando diverrà presente.
Combattiamo per la nostra saldezza mentale e calma del cuore!
È un momento storico duro?
Certamente è durissimo e coinvolge tutti indistintamente.
Non possiamo toccarci tra di noi ma, ancora, abbiamo la possibilità di avvolgere i nostri cuori, di attivare un ascolto ed una condivisione profonda!
Tutto è veloce, in divenire, liquido, scorre inesorabile.
Il cuore può essere saldo, solido, colmo della certezza che questa è la cura: l’amore generoso verso se stessi e verso gli altri.
Questo è ciò che siamo chiamati a vivere oggi.
Sempre più distanti fisicamente ma intimamente vicini con il cuore!
Quello che viviamo vis a vis : odori, sensazioni, il poterci toccare, non è quello che si vive in rete.Indubbiamente!Rispetto al passato, oggi non c’è una netta demarcazione tra reale e virtuale: sono un continuum. Questo aspetto nuovo, forse, consentirà di non sostituire un luogo all’altro ma di viverli entrambi, secondo le necessità...
Riflessioni davvero belle!
Quello che viviamo vis a vis : odori, sensazioni, il poterci toccare, non è quello che si vive in rete. Indubbiamente! Rispetto al passato, oggi non c’è una netta demarcazione tra reale e virtuale: sono un continuum. Questo aspetto nuovo, forse, consentirà di non sostituire un luogo all’altro ma di viverli entrambi, secondo le necessità...
Sono d'accordo con te,ma la distanza fisica, a lungo andare , può facilitare la distanza del cuore.