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L’IA al servizio dell’umano e non l’umano al servizio dell’IA


Siamo uomini e donne del nostro tempo, abbiamo notizie e siamo influenzati da ciò che avviene nel mondo lontano e vicino.

Studiamo, ci aggiorniamo, acquisiamo conoscenze, riflettiamo su ciò che ci accade. Non solo! Ci emozioniamo, amiamo, viviamo il vuoto e la pienezza, abbiamo reazioni personali, relazioni interpersonali, siamo consapevoli  o meno,  di ciò che accade entro e fuori di noi. Quando ci fermiamo a riflettere, ciò che era tacito, può diventare esplicito. L’essere umano non è ancora totalmente descritto: altri aspetti  ci contraddistinguono come la creatività e la ricerca di senso. Questo detto in modo estremamente sintetico.  Viste queste caratteristiche umane, come mai siamo così preoccupati della tecnologia che è parte delle nostre vite? Anche se avessimo la macchina più sofisticata non potrebbe sostituire le caratteristiche sovra ricordate. La tecnologia è al servizio dell’uomo e non siamo noi al servizio della tecnologia se non scordiamo di utilizzarla per il benessere collettivo e individuale, stabilendo regole etiche, modi corretti ed adeguati.  Ma perché questo non sia una chimera romantica la tecnologia va studiata. E’ importante che ci sia riflessione comunitaria di studiosi con formazioni differenti,  che riescano a dare la loro visuale che, unita alle altre,  crei una conoscenza migliore ed utile a noi che la viviamo e alle generazioni che verranno!

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