“L’estate sta finendo ed un anno se ne va...” così iniziava la canzone dei Righeira del 1985.
Se ogni fine estate era faticoso riprendere il lavoro, questo anno è stato all’insegna del surreale, e ricominciare ancora più difficile.
Se a fine agosto, dopo aver tolto per un po’ l’orologio, cercavamo di riconcentrarci su ritmi, orari, appuntamenti, oggi abbiamo ben altro con cui misurarci.
Abbiamo una spada di Damocle sulla testa che pone in dubbio tutte le pregresse labili certezze.
I dati sui continui contagi Italiani e mondiali sul Covid non rassicurano sul presente ne’ su come saranno i prossimi mesi.
Viviamo un’epoca multimediale che dovrebbe informare e rendere consapevoli tutti, di quel che sta accadendo, ma ci sono ancora persone che ritengono che non stia succedendo nulla di strano....
Come è possibile?
Quello che viviamo sarà citato nei libri di storia dei nostri nipoti, la pandemia da Covid, per loro sarà storia, ma per noi è realtà con la quale misurarci quotidianamente e non sappiamo ancora per quanto.
Si sfaldano le mentalizzazioni su progetti da raggiungere, tutto è all’insegna del “ Vedremo come andrà”.
Un’estate anomala con alcuni che hanno vissuto le vacanze come se il Covid fosse una irrealtà, un qualcosa di lontano, una esagerazione mediatica, una parodia, si sono mossi dalle loro case ed hanno viaggiato come hanno sempre fatto ... e ne vediamo, purtroppo, le assurde conseguenze.
Qualcuno è rimasto a casa a lavorare per cercare di salvare il salvabile della propria attività lavorativa.
I più realisti si sono mossi qualche giorno da casa, cercando mete vacanziere vicine a casa, meno Smart, con contatti umani al minimo, sempre mascherati, cercando di fare slalom continuo per non essere contagiati.
“Andrà tutto bene” direi che non è andata bene, affatto!
È andata bene l’iniziale solidarietà ma poi si è perso, per molti, il senso civico e la cautela per tutelare l’altrui e la propria vita.
Non sappiamo quanto saranno bui i prossimi mesi, ma sappiamo che dobbiamo radunare tutta la forza mentale ed emotiva per affrontare ciò che sarà, condividendo, specialmente in modo virtuale, ciò che sentiamo fino a che potremo dire di essere usciti da questo lunghissimo tunnel....
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