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L’arrabbiatura terapeutica


L’arrabbiatura terapeutica? Che cosa intendo? Non è la rabbia espressa in psicoterapia ma una modalità consapevole ed agita in ambito interpersonale. Ci sono persone dal temperamento iroso: si infuocano per un nonnulla, mentre ci sono quelle mansuete che faticano nel manifestare il loro dissenso con veemenza. L’arrabbiatura terapeutica è tipica della persona mansueta, di quella che afferma se stessa con decisione ma in modo pacato, così delicato da non essere capita o presa sul serio. Allora, il mansueto, scientemente, si arrabbia, anche se il suo cuore rimane calmo, ma utilizza questa modalità per far capire all’interlocutore che ha oltrepassato il limite della decenza, che non può trattare male il mansueto, che è tale, e’ vero, ma non uno sprovveduto e va rispettato. Che effetto sortisce l’arrabbiatura terapeutica? Proprio quello che è l’intento: l’altro capisce che ha esagerato e fa un passo indietro. Perché la definisco terapeutica? Perché è consapevole, antifragile, e’ volta ad affermare se stessi, accresce l’autostima perché è costruttiva, affermativa, attiva, trasformativa.

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