Mi ritrovo spessissimo con lo sguardo rivolto al cielo, ma non sono la sola,
perché, le nuvole affascinano molte persone e non solo fotografi, pittori, poeti e musicisti.
Sono cangianti, mutevoli, nel loro continuo mutare, incantano, come quando stiamo davanti ad un fuoco scoppiettante.
Hanno colori differenti dal bianco soffice, al rosso, arancio, azzurro, grigio da riempire di sfumature la tavolozza del pittore più creativo.
Nefele, figura mitologica greca, era una ninfa delle nubi, generata proprio da una nuvola.
Nelle nuvole vediamo immagini e questo fenomeno si chiama pareidolia perché il cervello tende ad ordinare e rendere conosciute e familiari immagini disordinate. Questo non ci capita solo osservando le nuvole, pensiamo al Circeo che sembra il profilo del viso, gli alberi, elettrodomestici, borse, oggetti vari. Forse le nuvole ci stregano perché le riteniamo leggere, anche quando non lo sono?
Forse ci invitano a distaccarci da eventuali problemi terreni ed andare in un altro luogo?
Forse perché viste da un aereo che le sorvola sembrano la calma totale del creato?
Forse per questi ed altri mille motivi.
Personalmente ne sono molto affascinata perché mi sembrano leggere ma non superficiali, nello stesso tempo sono consistenti, di sostanza, sono mutevoli ma presenti, nel mio immaginario personale ed impersonificano la nostra vita in continuo cambiamento!
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