I giovani con cui dialogo, che hanno appena iniziato a lavorare, sono da una parte emozionati dall’altra parte sono preoccupati: temono di non avere più tempo libero. Dopo aver studiato per anni si trovano in una nuova dimensione personale e professionale. Cambia il rapporto con gli amici, fidanzati, alcuni sono autonomi, vivono da soli, si autofinanziano, altri ancora vivono in casa con i genitori. Questo è un momento in cui le esigenze personali sono differenti. Alcuni si sentono capiti dai coetanei, altri invece si sentono soli.
Quello che mi colpisce è quando mi raccontano che temono di lavorare troppe ore e quindi perdere il tempo libero. Non vogliono che tutto il tempo della giornata sia lavorativo.
Come fare?
Imparando ad organizzare il proprio tempo, specialmente quando e’ poco, imparando a dire di no quando qualcosa non li aggrada, dedicando tempo alle loro passioni, staccando la mente dal lavoro nei momenti di relax, dedicandosi con cura alle relazioni con amici e familiari, prendendosi cura di se’, imparando ad essere gentili con se’. Non sempre le cose vanno come vorremmo, accettiamoci nella stanchezza, nella pesantezza, come nella leggerezza. Anche il tempo lavorativo è tempo in cui viviamo, tutta la nostra giornata è vita qualsiasi cosa stiamo facendo. Viviamola tutta, nel qui ed ora, ogni istante…
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