"Ci vediamo, ci sentiamo, a presto..." frasi di circostanza?
“Ci vediamo, ci sentiamo, a presto, ne parleremo...” sono frasi che utilizziamo comunemente ma che non sempre danno seguito ad una comunicazione o ad un incontro reale.
Sono frasi di circostanza?
Modalità comunicative per non interrompere un dialogo che si vuole aperto e continuativo.
Spesso a queste frasi non c’è un seguito reale e la distanza sociale, imposta dalla pandemia, rende tutto più difficile.
Siamo confinati in una realtà atipica, il lavoro pare essere l’unica modalità possibile.
La socialità è sempre più social e tecnomediata.
Un anno fa trovavamo piacevole fare videochiamate di gruppo, per poter salutare gli amici. Oggi sembriamo rassegnati ad attendere un tempo senza tempo perché avvenga l’incontro tanto atteso. Ci siamo piegati a questa nuova realtà sempre più social e sempre meno sociale.
Ci sentiamo senza possibilità di scelta: non è così!
Scegliamo di rispettare le restrizioni date per un bene superiore: la salute altrui e nostra.
Siamo stanchi? Sicuramente.
Ma non possiamo abdicare proprio ora, non possiamo smettere di avere senso civico.
Che fare?
Vivere questo tempo che è un tempo.
Utilizzare i social e la comunicazione virtuale come opportunità per mantenere i legami e le relazioni con chi non possiamo incontrare.
Usiamo la rete in modo intelligente, consapevole, non una immersione casuale ma una fruizione ragionata.
Non solo.
Approfittiamo di un momento che è un tempo dato e prezioso: può essere ben utilizzato per riflettere su tutto quello che ci accade e su ciò che sentiamo.
Sarà un tempo trascorso e non sospeso in attesa di una vita che ancora non c’è.
Per quando atipica, rispetto a ciò a cui eravamo abituati, anche questa è vita!
Un tempo unico che non si potrà rivivere in questa stessa giornata, in questa stessa ora, minuto, attimo!
Viviamo l’oggi perché ci sia un domani.
Solo così conosceremo meglio noi stessi e ci ritroveremo con gli altri ed il “Ci vediamo presto, ne parleremo” sarà concreta realtà!
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