Navigare in rete, riconoscere le fake news, fare acquisti online, attivare la propria email, cambiare le password, scaricare le app su dispositivo a disposizione, utilizzare i servizi bancari online, e tante attività che si fanno sul digitale e che snelliscono gli impegni di vita di tutti noi, sono servizi stupendi che non tutti riescono ad utilizzare. Molti adulti hanno poca competenza digitale o solo di base. Gli anziani, invece, stanno in enorme difficoltà. Gli spieghi i passaggi per aprire, leggere una e-mail e rispondere e dopo qualche settimana ti dicono che non riescono a farlo più, non si ricordano i passaggi. Insegni come entrare su wzp: come mandare messaggi o come fare videochiamate, all’inizio tutto chiaro, poi si perdono nei meandri delle app. Non parliamo poi di cambiare un password: per gli ottantenni è proprio faticosissimo: ti passano il telefono chiedendo di farlo al posto loro. Trovi l’anziano lungimirante che prende carta e penna e si appunta i passaggi: l’analogico che si lega al digitale. Non scordiamo che gli ottantenni sono figli dell’era del manuale di istruzioni, del libretto che indica quali programmi si vedranno in televisione prima in bianco e nero poi a colori, cambiavano i canali direttamente dalla tv fino a che non è arrivato il telecomando. I meravigliosi ottantenni curiosi, non sempre hanno la pazienza di imparare e si straniscono delle dimenticanze che via via emergono. Li trovo straordinari nel desiderio di rimanere aggiornati ed al passo con il cambiamento d’epoca! Ma chi non ha familiari più giovani che conoscono la tecnologia ed i supporti digitali come fa? Si rivolge ai centri “ Punto Digitale Facile” sparsi in tutta Italia, luoghi concreti dove ci sono Facilitatori Digitali che aiutano chi si rivolge a loro. Iniziativa ottima e necessaria: mi auguro solo che gli anziani in difficoltà scoprano che esiste il servizio, sicuramente non leggendolo in rete ma almeno grazie alla vecchia, facile televisione!
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