Spesso usiamo ansia e stress come sinonimi, ma non lo sono affatto, raccontano esperienze diverse. Lo stress, poi, sembra la diagnosi affrettata di tutta la sintomatologia della quale non si ha risposta o è di origine sconosciuta. Lo stress è una risposta dell’organismo ad un evento esterno: una scadenza ravvicinata, un disagio familiare, un imprevisto improvviso. Può essere positivo e ci spinge attivandoci! Può essere negativo e crea disagio e dolore.
L’ansia invece può esserci anche senza un motivo apparentemente chiaro. Ci può essere una sensazione fisica o un pensiero anticipatore. La mente immagina pericoli o difficoltà contingenti e future, anche quando non ci sono, con l’idea di non essere in grado di trovare soluzioni.
Spesso è così forte da interferire con la qualità della vita quotidiana. Perché è importante distinguerle? Perché è il primo passo per capire cosa stia succedendo ed aiutarci nel modo giusto. Riconoscere un’ansia può portarci a chiedere aiuto come sostenerci nel prenderci cura di noi, con gentilezza. Capire cosa stiamo vivendo non risolve tutto, siamo immersi in una vita che scorre ed è in continuo divenire, però nella nostra mente sparisce la nebbia e torna la chiarezza nitida. Quando iniziamo a riconoscere i segnali, a dare un nome a ciò che sentiamo e che ci crea disagio, ritroviamo il filo della nostra storia. Quel filo che, spesso ci appariva confuso, trovandone l’inizio, ci mostra il senso, la strada da seguire, anche se non sappiamo dove ci condurrà!
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