Ognuno di noi reagisce differentemente al compimento del cambio di decade. C’è chi lo percepisce come un qualsiasi altro compleanno mentre c’è chi vive male quella giornata ritirandosi in se stesso senza avere voglia di parlarne. Personalmente sono entusiasta dei festeggiamenti, quando poi sono degli altri mi emoziono nel vederli felici! Vent’anni fa quando incontravo i 50enni non mi sembravano così giovani, forse perché la moda, le acconciature non li valorizzavano. Condizionata da questa idea quando ho compiuto 50 anni ho avuto una reazione differente rispetto al compimento dei 30 e dei 40. Quello che erroneamente mi ha fatto effetto e’ la grandezza del numero che non corrisponde a ciò che sentivo e sento emotivamente e mentalmente. Sono stata per un po’ in un limbo di stupore che mi ha permesso di ripercorrere, in una sorta di cortometraggio, il trascorso di questi anni. Il tempo è scivolato inesorabilmente, me lo sono assaporato per come ho potuto in quel frangente. Mi sono confrontata con coetanei e c’è chi ritiene di poter fare ancora tante cose, chi invece si sente ad una strana stazione della vita. Alla nostra età il percorso personale, interpersonale è definito ma, credo, che, porsi sempre nuovi obiettivi da raggiungere e scardinare le quotidianità possa essere mentalmente ed emotivamente stimolante. Spesso ci troviamo a vivere le solite routine ma è come le affrontiamo che fa la differenza. Scoprirsi stupiti, entusiasti delle piccole grandi cose che accadono è il sapore della vita che via via procede. Molte cose vanno lasciate andare: specialmente quando intorbidiscono la calma e la serenità della nostra anima. Compiere 50 anni può voler dire abbandonarsi all’inverno della esistenza ma se si riesce ad assaporare quello che c’è può diventare la primavera della vita!!
top of page
bottom of page
Comments