La Giornata Mondiale della Gentilezza è stata indetta a fine degli anni novanta, dello scorso secolo, in Giappone. Da lì si è diffusa in tutto il mondo e si celebra il 13 Novembre.
Oggi molte nazioni si riuniscono, ogni anno, per parlare di progetti condivisi e sviluppo sostenibile.
In questo giorno bisognerebbe promuovere l’attenzione e il
rispetto verso se stessi e verso il prossimo, la cortesia e la dolcezza dei piccoli gesti, la pazienza, la cura, l’ascolto dei
bisogni propri e degli altri. La gentilezza è cortesia, dolcezza, delicatezza, pazienza, morbidezza, leggerezza, buona educazione. Utilizzare frasi gentili chiedendo per piacere e ringraziando come gentilezza nel lessico scambievole è non utilizzare termini biasimanti. Non sono solo le parole ad essere gentili ma anche il tono di voce, la postura, i piccoli grandi gesti concreti che possiamo fare quotidianamente.
E’ essere disponibili, generosi, altruisti; donare attenzione. Essere gentili fa bene a noi ed agli altri: studi scientifici dimostrano che
i buoni sentimenti agiscono sul nostro DNA, riducendo infiammazione e l’ossidazione, tra le cause primarie di invecchiamento precoce. Inoltre è dimostrato che le persone dal temperamento più aggressivo sviluppino più facilmente un ispessimento delle carotidi, con un aumento del rischio di infarto rispetto a persone con un temperamento meno collerico. Educare i bambini ed i giovani a praticare la gentilezza è un investimento per il futuro della Terra e dell’umanità.
Ci ricordiamo della Gentilezza oggi ma va allenata ogni giorno perché fa bene alla salute, rende piacevoli i rapporti interpersonali e fa sussultare la nostra anima che si rallegra!
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