E’ con questa affermazione e quesito che molti pazienti arrivano in terapia. Addolorati, sconvolti, delusi per essersi fidati di una frase così grande e che successivamente si è sciolta come neve al sole.
Arrabbiati con se stessi per aver ingenuamente creduto, con l’altro per aver promesso e non mantenuto.
“ Ti amerò per sempre” e’ una frase vera o una stolta, terribile bugia? In realtà chi la proferisce, in quel momento, ne è convinto fermamente. Ne è così profondamente inebriato da dire che, se potesse, la scriverebbe in cielo.
Poi, può accadere che tutto si trasformi e svanisca, ci si perde, si cambia idea rispetto a quello che si era progettato e si voleva costruire insieme. Può capitare. Come succede che si continui ad essere innamorati ma si ha una progettualità di vita che non coincide con la vita altrui. Chi viene lasciato non pensa alla buona fede dell’altro, non pensa che sia stato sincero, mette in dubbio tutto il percorso comune fatto, fino a credere di non essere “abbastanza” perché l’amato non desistesse dall’allontanarsi.
E’ un peccato mettere in dubbio l’autenticità di quello che si è vissuto, la fine di un rapporto, come la fine dell’amore può accadere, ma non cancella ciò che è stato. Chi si sente ferito si mette in cammino, verso una strada di cura e compassione verso di sé: rafforzando il proprio senso di unicità e giustezza come persona amabile e degna di essere amata.
Viottoli, incroci e stradine per non mettere in dubbio l’amore ricevuto ma neanche quello provato fino a giungere ad una forma di amore totale verso l’altro: augurandogli ogni bene e non sperando nel suo male.
Questa è la massima espressione di amore incondizionato e puro. Quindi “ti amerò sempre” … e’ una frase vera anche quando il cammino delle due persone si biforca ma rimane arricchito dall’incontro che c’è stato!
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