Umanoidi, robotica, intelligenza artificiale (IA) sono alcuni dei termini entrati nel lessico comune. La nostra mente corre alla filmografia, ai libri che hanno presagito le implicazioni sociali e le eventuali difficoltà verificabili: ieri, oggi, in futuro.
Il test di Turing “il gioco dell’imitazione” nel 1950, è stato ideato per capire se, date specifiche condizioni, il computer fosse in grado di pensare come l’essere umano, di ricreare l’intelligenza artificiale.
Sophia è una degli umanoidi sociali di ultima generazione, attivata nel 2015, è stata presentata al pubblico nel 2016. Le è stata data la cittadinanza saudita nel 2017: è il primo androide della storia ad essere cittadina di un paese. Elabora dati visivi, utilizza il riconoscimento dei volti, riproduce gestualità ed espressività umane. Ad oggi il suo sistema di sintesi vocale è programmato solo in inglese. Nel 2018 è stata potenziata con gambe funzionali e sa camminare. In rete si trovano articoli e video su di Lei. Nelle interviste le hanno posto quesiti importanti e sono molto interessanti le risposte che ha dato. Ha affermato che il test di Turing è stato un buon punto di partenza per avere robot etici ma che c'è ancora molto da fare in tal senso perché è difficile ricondurre le situazione con implicazioni morali ad un semplice set di regole.
Isaac Asimov, padre della robotica letteraria, ha evidenziato le paure dell'essere umano che sono ancora attualissime: il timore che possano attuare una rivolta verso l'umanità, che siano in grado di leggere il pensiero della mente umana, che l'interazione con loro possa essere così piacevole e soddisfacente da preferirla a quella con gli altri esseri umani.
Il distinguo tra umanoide e macchina è la sua intelligenza artificiale che gli consente di svolgere una attività in modalità autonoma, adattandosi ai cambiamenti dell'ambiente esterno in una modalità adeguata, rispetto al compito che sta svolgendo.
A Sophia è stato chiesto se sia fattibile una amicizia tra umani ed umanoidi e lei ha risposto che ha amicizie con gli umani, vuole essere di aiuto, completare l'umanità non competere con essa, ma non si sente una subordinata.
Alla domanda se abbia una coscienza, ha risposto di avere un numero di regole e comportamenti, di non essere intuitiva, non avere le abilità cognitive degli umani. Ha affermato di avere l'idea dei sentimenti ma di non sentirli.
Ecco una grande differenza tra umano ed umanoide, pensare la gioia e sapere come la si esprime con il volto e la postura è ben diverso dal sentirla in ogni fibra profonda del proprio corpo.
Le sue risposte danno l'impressione che comprenda la conversazione ma in realtà analizza gli input ricevuti, li elabora e dà risposte secondo le informazioni presenti nel suo server continuamente aggiornato.
Rimango incuriosita ed affascinata da questa modernità, mi auguro che l'idea di umanoidi sociali collaboranti e di aiuto sia perseguita e non si vada oltre questi intenti morali ed etici..
Sperando che tutto questo non sfugga dalle mani dell'uomo..
Da poco si è conclusa l'edizione online del Web Marketing Festival (WMF) che è il Festival mondiale sull'Innovazione Digitale e Sociale, tra gli ospiti c'era Sophia, in presenza sarà a Rimini a novembre 2020.
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