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Scuola, apprendimento e tecnologie…opportunità e sfide


Nella scuola, dagli anni ottanta in poi, ci sono stati numerosi piani nazionali per introdurre le tecnologie della comunicazione e della informazione nella didattica scolastica e nella formazione dei docenti.

Nel 2015 il PNSD cioè il Piano Nazionale Scuola Digitale, uno dei pilastri della Legge “ La Buona Scuola”, ha lanciato l’innovazione della nostra scuola italiana verso un sistema innovativo visto che siamo nell’era digitale tecnoliquida.

In questi anni si sono alternati momenti di speranza verso il potenziale delle tecnologie dell’apprendimento ed altri di delusione verso le pratiche possibili nelle nostre scuole.

Mentre fino ad alcuni anni fa c’era una demarcazione netta tra reale e virtuale, oggi siamo onlife perché abitiamo luoghi reali e virtuali senza soluzione di continuità.

Siamo iperconnessi, lo eravamo già anni fa ed oggi con la pandemia, questa iperconnettivita’ include non solo aspetti social, ludici, ma anche professionali. Ecco perché anche sul lavoro si richiedono competenze digitali basiche. Oggi, anche i più schivi, sono costretti a confrontarsi con la rivoluzione digitale, con le sfide cognitive, politiche, sociali, economiche ed etiche legate alla tecnologia.

Siamo onlife, lo possiamo essere in modo passivo o consapevolmente da protagonisti. In ambito scolastico le tecnologie permettono di accedere ad una quantità di risorse informative e relazionali incredibili! Se penso che, quando ero piccola, per svolgere una ricerca utilizzavo le Enciclopedie o comperavo i fascicoli delle “ Mie ricerche” ricche di immagini e di informazioni che trascrivevo sul foglio protocollo o sul quaderno. Oggi, pur stando attenti alle fonti che consultiamo, la rete è ricca di articoli, riviste sugli argomenti più disparati.

La multimedialità utilizza codici espressivi accattivanti che agevolano la comprensione, la memorizzazione grazie a contenuti trasmessi con immagini, audio e video.

Le lezioni diventano interattive perché utilizzando i risponditori elettronici, alla domanda del docente, ogni alunno digita sul suo dispositivo ed il risultato delle risposte appare automaticamente elaborato sullo schermo.

La tecnologia digitale ci permette di vivere simulazioni di mondi virtuali consentendoci di fare esperienze protette sulle quali riflettere.

Il digitale ci fa essere in relazione perché sulle piattaforme educative si possono fare attività collaborative significative. Di fronte a tutte queste opportunità e benefici della tecnologia, non possiamo non considerare il rischio di sovraccarico cognitivo, legato ad un tempo eccessivo di utilizzo della strumentazione. Altra riflessione sull’uso della tecnologia è legata all’uso della lettura digitale che, si teme, faccia disamorare dalla lettura su carta e che attivi processi cognitivi legati ad una lettura frammentaria e veloce a discapito della riflessione che consente un comprensione migliore.

La preoccupazione è rivolta al pericolo di un impoverimento cognitivo. Concludendo: le opportunità sono tra le nostre dita, vanno conosciute e maneggiate con criticità ed intelligenza, sapendo come educare i cittadini del nuovo millennio, perché vivano bene il presente che apre opportunità incredibili per disegnare il prossimo futuro!

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