Si parla spesso di amore ed in terapia ancora di più. L’amore caratterizza ogni nostro pensare, sentire, agire quotidiano, verso noi stessi e verso l’altro diverso da noi. Oltre a chiedersi se si sia innamorati o lo si sia mai stati, ci si chiede anche cosa sia l’amore ed in questi casi si apre un mondo di definizioni e significati personali. Siamo in un momento storico molto critico, giudicante, incasellante, estremamente competitivo. Fino a che la competizione e’ con se stessi vuol dire tendere al miglioramento. Quando è competizione con l’altro non sempre è agita correttamente, spesso si arriva alla critica non costruttiva ed al giudizio ghettizzante. L’amore sembra essere l’utopia del nuovo millennio. Tutto quello che è differente da noi fa paura e lo si allontana solo perché sconosciuto. Una visuale limitante che blocca la crescita personale ed interpersonale. Parlare d’amore non è buonismo, ma voglia di riflettere sul bene che c’è e che va incrementato. Amore in amicizia: quando è legame sincero dura tutta la vita. Anche quando si vive distanti, anche quando si porta l’altro nella mente e nell’anima. Infiniti fili trasparenti ma resistenti intessono una tela: la nostra storia della relazioni con gli altri. L’amore verso i figli è per tutta la vita ed oltre la vita terrena. L’amore di coppia: tra un uomo ed una donna, tra due uomini, tra due donne. Quando parliamo di amore non ci sono abbastanza parole che lo possano esprimere e che corrispondono all’intensità che sentiamo in noi. Vorremmo essere tutti poeti, grandi scrittori, parolieri, cantanti, per poterlo esprimere con la giusta ricchezza. Ma l’amore non è solo intensità della parola, sono piccoli gesti, attenzioni, moti spontanei verso l’altro per avvolgerlo ed accarezzarlo e per farlo sentire unico e fondamentale. Non sono una poetessa, non sono una cantante, una paroliera ma spero di essere stata lo specchio che rimandi la luce dell’amore che sentite!
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