Il dolore è ancora un argomento scomodo. Non se ne parla moltissimo se non in certi ambiti. Ce ne accorgiamo quando proviamo a comunicarlo e la risposta che ci viene data esula da quello che abbia appena proferito,l’argomento viene bypassato, sorvolato, evitato. Noi stessi tendiamo a classificarlo, giudicarlo, soppesarlo come se potessimo metterlo sui piatti di una bilancia per valutare se sia lecito o la nostra reazione sia oltre il socialmente accettato. Tutte queste modalità sono di non accoglienza, di giudizio e pregiudizio e più le mettiamo in atto più ci allontaniamo da noi stessi, più ci abbandoniamo, lasciandoci soli in un limbo di angoscia fino alla disperazione. Come esseri umani abbiamo bisogno dei nostri tempi personali per poter tollerare il dolore ed accoglierlo. Se per un periodo riusciamo a tenerlo inscatolato in una parte nascosta di noi, cercando di riempirci le giornate di cose da fare per zittirlo, lui continua ad esserci e scorre in noi, come magma incandescente che spinge più che può fino a che trova un pertugio per uscire fuori con una forza dirompente. Lo sentiremo quando il nostro fallace equilibrio si perde e cadiamo. In quel momento non potremo più far finta di nulla, non potremo più scappare da noi stessi, anche se è un dolore che ha cambiato il corso della nostra vita molto anni prima e pensavamo che solo il tempo, lo avrebbe fatto svanire. Che fare? La pazienza e la gentilezza verso noi stessi ci permetteranno di vedere il dolore per quello che è nella sua massima potenza perché per noi sarà il cento per cento che scuote la nostra serenità. Quindi non c’è dolore e dolore ma il NOSTRO dolore. Il dolore va percorso come fosse una strada colma di buche e sassolini fastidiosi. Quelle scatole vanno aperte piano piano, il dolore va sentito, visto nei suoi aspetti, fino a che riusciremo ad aprire, completamente, il coperchio accarezzando con dolcezza ogni parte dolorante di noi. Solo riconoscendolo, vivendolo per ciò che è, riusciremo a trovarne il senso, per poi, con dolcezza, lasciarlo andare via da noi…
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