I giochi con le bambole, i pupazzi, di qualsiasi dimensione e forgia, rappresentano un modo estremamente stimolante per esprimere il senso di cura, accudimento, capacità relazionali e comunicative!
Giocare con questi oggetti è molto più di un gioco, perché si impara a conoscere se’, gli altri, il mondo.
Quando osserviamo i bambini mentre giocano, quando ascoltiamo le conversazioni con le bambole ed i pupazzi, vediamo riprodotti momenti di vita vissuti.
Giochi di finzione, che danno l’opportunità per uscire dal proprio ruolo ed impersonare quello altrui. Sono giochi immaginari. Sentiamo i nostri bambini che si dicono: “Giochiamo a mamma e figli? Maestra ed alunni?”.
Si diventa via via consapevoli dei propri pensieri. È una occasione importante per rivivere le emozioni passate in un ambito protetto, senza rimanerne travolti.
Come adulti possiamo favorire queste attività mettendo a disposizione dei bambini degli oggetti come scatole, indumenti che potranno essere utilizzate con funzioni differenti da quelle usuali. Possiamo anche giocare con loro secondo un copione che via via viene intessuto.
Lavare una bambola, vestirla, far finta di nutrirla, farla giocare con altre bambole, coccolarla fino al momento del sogno, insegna tutte quelle piccole e grandi azioni della giornata che, come adulti, svolgiamo quotidianamente. I bambini imparano la sequenza delle azioni da compiere dall’inizio alla fine e con ordine.
Come adulti dovremmo stare attenti quando interrompiamo i giochi dei bambini: potrebbero non aver terminato la loro attività!
Se proprio dobbiamo fermare il loro gioco, avvertiamoli per tempo, in modo che riescano a concludere la storia inventata!
Quindi è importante giocare? Assolutamente sì perché rende sensibili all’avere cura, accudimento, verso le capacità relazionali e comunicative nel presente e per la vita futura!
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